Leonardo Marini, Canto le donne e i cavalieri

10-04-2006

I Punkabbestia nel romanzo scaricabile da Internet


Primo fotogramma del libro: la celletta di un frate cappuccino chino sul suo deschetto, intento a scrivere il proprio racconto: «Io so che non mi crederete. Mi prenderete per un pazzo o per uno spudorato mestatore, perché quella che vi sto per raccontare è una storia di donne, di cavalieri, di amori, di gesti nobili e di audaci imprese, ma vi assicuro che è tutto vero e che ho tutto visto coi miei occhi e sentito con le mie orecchie». Inizia così, in puro stile picaresco, come Il viaggiatore sfortunato di Thomas Nashe o il Manoscritto mai ritrovato di Carlo Andrea Falvella, questo romanzo punkabbestia che si aggiunge alla serie di ebook gratuiti di Manni (scaricabile dal sito www. mannieditori.it). Canto le donne e i cavalieri, del fiorentino Leonardo Marini, racconta le gesta dei punkabbestia che cavalieri postmoderni, non si fermano in alcun luogo e pagano un prezzo alto per «vivere in un mondo fuori dal mondo». Il protagonista della storia si chiama Orlando e la sua bella, ovviamente, Angelica. Lui è uno studente di Ingegneria «assai diligente e capace, un ragazzo disciplinatissimo e coscienzioso», quello che «due bravi genitori appagati e soddisfatti della propria creatura chiamano con orgoglio un ragazzo quadrato». Lei, studentessa di sociologia, inquieta e inconcludente, lo introduce nel mondo dei cavalieri con il piercing che stazionano coi loro bivacchi e lo stuolo di cani, nei pressi dell’università. Orlando per non perdere la sua amata, da vero paladino pronto a tutto (anche a perdere il senno) affronta una cerimonia d’iniziazione per adeguare il proprio look a quello del gruppo. I suoi capelli vengono colorati tra il bianco e il verdino, gli fanno due buchi alle orecchie e ai sopracciglio e un tatuaggio, perfezionano la sua corazza strappando le maniche della camicia. Orlando adesso è pronto: abbandona il campo di battaglia della “normalità”, della comodità familiare e del conformismo per iniziare un viaggio elettrizzante oltre la società e il sistema.