Lodovico Acerbis, La zattera attorno al mondo

25-01-2011

La forza dell’amore rigenera il mondo

 
Entrare nel mondo narrativo dell’ultimo romanzo di Lodovico Acerbis, La zattera attorno al mondo, significa aprire una finestra sul mondo composito e vitale dell’autore.
Lodovico Acerbis, imprenditore, designer, scrittore, come si legge sul suo sito Internet ufficiale, è innanzitutto un imprenditore e designer di successo, presidente dell’Acerbis Internazional, l’azienda di mobili nata dalla falegnameria artigianale di famiglia nel 1870 ad Albino.
La passione di Acerbis per la scrittura è relativamente recente, ma la produzione è tutt’altro che esile. Al primo romanzo pubblicato nel 2006, intitolato Pierino Sgiufa, il tornitore (Ferrari) ne sono seguiti altri tre, tutti pubblicati dall’editore Manni, Butterfly (2007), Quattro squinternati e una nuvola bianca (2009), e La zattera attorno al mondo, presentato alla libreria Ubik di Largo Rezzara, a Bergamo, da Alessandra Mignatti con l’intervento di Marina Zanchi per la lettura di alcuni brani.
Un romanzo dall’impianto simbolico, con pochi personaggi chiave che incarnano archetipi di forze vitali e spirituali. Il tutto reso accessibile narrativamente dall’aderenza al mondo quotidiano, alla poetica delle piccole cose, come l’ha definita Alessandra Mignatti.
L’autore fonde con grande libertà la materia narrativa dei ricordi albinesi e la rielaborazione delle esperienze raccolte nei luoghi più lontani e disparati del mondo, visitati più e più volte nel corso degli anni.
È lo stesso Lodovico Acerbis a dare una chiave di lettura del libro, diviso sostanzialmente in due parti. La prima incentrata su Gigi Longher e il Veneto, due figure maschili isolate, immerse nel tempo dell’attesa.
All’arrivo di Luca, rappresentazione simbolica della gioventù dei due uomini, si mette in moto la narrazione che avrà uno scarto decisivo con l’ingresso della figura femminile di Olena, incarnazione dell’eterno femminino e del principio di amore e compassione capace di rigenerare il mondo.