Marco Danese, Il passo

18-10-2007

Un discorso prosciugato, di Alberto Cappi

Con attenta prefazione di Maurizio Cucchi Il passo di Marco Danese. Cucchi, che trova le composizioni volte all’enorme non senso dell’esistenza, ha come compagno di giudizio Giorgio Bárberi Squarotti che rinviene un discorso prosciugato, predicativo delle verità fondamentali del vivere. L’opera viaggia per l’intera esperienza autoriale e non a caso la prima poesia porta la data del 1954. Siamo accanto, direbbe Saba, ad una poesia onesta, comunicativa, insieme affiliata e rivolta all’altro. Scrittore colto, Danese visita i rapporti tra ombra e luce, tra il bene e il male. La sua parola è libera da pregiudizi, sapiente ed espressiva. Testo dello sguardo sull’umano errare ci porta facilmente nel proprio universo verbale: “Mi devasta un male / dentro / se sono io / o il mondo”.