Mario Contento, Fuori casa

10-10-2010

Piccolo romanzo familiare di oggi, di Felice Blasi

È un piccolo romanzo familiare questo dello scrittore e docente pugliese Mario Contento, con storie a frammenti di più generazioni costruite attorno ad una coppia, Drina, insegnante, e Marco, bibliotecario, manovalanza generica della cultura meridionale quasi sommersa nel magma del mondo globalizzato e informatizzato. Abitano nella Murgia dei trulli, presumibilmente ad Alberobello, «nel paese del sud Italia, famoso per il bollino Unesco, dove si sviluppano feste anche fuori stagione». Tutto il romanzo è giocato sullo spaesamento, sul doppio registro di attaccamento al locale e forze, tecnologie, viaggi e comunicazioni globali. Hanno parenti e legami in Australia e in Olanda, sono una famiglia dislocata in tutto il mondo, una famiglia sempre in partenza, come dicono voce narrante e protagonisti. Tra il qui pugliese e l’altrove del mondo resta lo stesso disorientamento che l’autore sente tra presente e passato. Allo smarrimento Contento risponde nel modo forse più ingenuo, ma più umano possibile: «Cultura è godere del ritorno nel mondo lontano, amato e mai dimenticato delle nostre radici».