Nicolangelo Barletti, Vita felice di un pesce rosso

21-12-2004

Le Memorie di un pesce rosso, di Teo Pepe


C'è l'ex sessantottino che ha preferito, alle utopie libertarie, l'ombrello protettivo dei partiti e della massoneria; c'è l'artista che si lascia corrompere dalla "Milano da bere", ma finisce col perdere la carriera e l'anima. C'è una ragazza dalla vita distrutta dal cinismo e dall'arroganza di uomini più vecchi di lei. C'è, infine, sullo sfondo, un'Italia che si trasforma lungo l'arco di 50 anni, dove il punto di partenza è la Lecce quasi onirica di mezzo secolo fa e il punto d'arrivo è un Paese scettico e disilluso, dove la gente di giorno si ignora a vicenda, ma la notte amoreggia con sconosciuti via internet.