Un libro tra storia e memoria
Rosso Novecento. La Puglia dai cafoni ai no-global (Manni Editori), è un “quaderno” che si muove fra la storia e la memoria; anche perché che cos’è la storia se non memoria? Collettiva, condivisa o non, scritta, raccontata… E’ il caso di questo libro, che racconta, analizza, rievoca, ma sempre documenta in maniera serrata, un pezzo di questa Italia e di questo Novecento: la Puglia fra gli anni ’40 e gli anni ’90.
Storie in cui tanti si ritroveranno. O come spettatori di un allora che è rimasto inciso nel loro vissuto, oppure come (più o meno) protagonisti di tante di quelle vicende mirabilmente richiamate in questo libro.
E l’occhio è certo quello di un testimone; ma di un testimone che, pur coinvolto in prima persona, ha mantenuto la lucidità necessaria per ricostruire serenamente e scientificamente situazioni e circostanze che altrimenti avrebbero rischiato di andare perdute o addirittura di essere travisate e “rivisitate” sull’onda di una nuova demonizzazione di quegli anni.