Sarah Tardino, Il custode

15-11-2008
Dialoghi in versi, di Maurizio Cucchi
 
Sarah Tardino non disdegna percorsi ardui, movimenti anche oscuri che esprimono una tensione inquieta, a volte decifrabile, che sale a galla per residui sconnessi. Il custode propone labirinti e intrecci a volte preziosi, con fioritura di immagini e aperture visionarie: «Bacerà le rughe nuove / sulla tua fronte città straniera. / Le clessidre torneranno deserti». Una maggiore limpidezza e semplicità non potrà che giovarle.