Il custode
Il custode
PRIMI VERSI
Tua copia è lo zero,
che nell’uno è già il mondo
e tu sei fuori dal mondo.
Sei lo zero che anticipa l’inizio,
l’attesa che tutto promette
e niente possiede,
il vuoto Custode del tempo –
adesso basta
che qui sei mio.
Sarah Tardino appare esordiente colta che ben si orienta nel panorama della poesia italiana: Il custode è libro “internamente molto vario, articolato” – leggo dall’introduzione di Maurizio Cucchi – segnali di questa cultura le citazioni letterarie, evidenti e meno evidenti, dalle poete delle precedenti generazioni, per esempio Giovanna Sicari (Passo spietato la gazzella / e cuore di fuoco nell’ariete - / festeggiare la tempesta / nel lampo attonito dei ruoli; / mio, tuo il verso che precede, / scavato nella ghisa e nella circolazione - Io chiedo. Chiedo! L’elmo scintilla!L’indovino brucia la pioggia al centro della piazza. / Tempo terribile di esclamazione.) e la grande Amelia Rosselli delle Variazioni belliche: "Lasciami! Che sono la corvessa dal becco adunco / e mio nascondo al tuo costato di balena…”