Due perfetti sconosciuti
Due perfetti sconosciuti
Nella quiete di una domenica d’inverno, tra mezzogiorno e il primo pomeriggio, in un appartamento del quartiere romano di San Lorenzo, Odetta, ex libraia ora affittacamere, chiacchiera, uno dopo l’altro, con due perfetti sconosciuti. Le sue parole danno voce a un mondo, delineano un modo di pensare, con i suoi dubbi e con i suoi perché, mescolano in una conversazione frenetica impianti elettrici e personaggi della letteratura, questioni d’affitto e ragionamenti sull’essere, osservazioni sull’uso del bidè e critiche alle leggi della finanza, multe per divieto di sosta e liberazione sessuale.
Nei due dialoghi si dipana con leggerezza la storia di una vita, prendono forma le sue ragioni e il suo senso, e si rivela, nel finale, un sorprendente segreto.
Un romanzo dalla scrittura agile, arguta e coinvolgente, capace di trascinare il lettore in quella casa, in quella domenica, in quelle ore, e di farlo partecipare – terzo interlocutore nascosto – alla spumeggiante conversazione di Odetta.