Recitativi d'amore
Recitativi d’amore è un requiem, una scrittura sopra la maceria. Anzi, una riscrittura della maceria in forma di cosa verbale.
Petrollo racconta il mondo ripassato al filtro del suo sguardo e della sua vita: biologica e insolente, beffarda e malinconica.
E infine la poesia diventa anche un oratorio, una giaculatoria, un inno a gole spiegate del corpo, una litania, nel pieno della liturgia amorosa, a cavallo tra il sacro, il mitologico e il corporale.
Maria Grazia Calandrone
Finalista al Premio Lauomia Bonanni 2014