Elena Salibra, siracusana di nascita, toscana d’adozione, studiosa di letteratura italiana, insegna all’Università di Pisa. Ha pubblicato volumi di saggi e di poesia: per questi ha avuto significativi riconoscimenti.
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Primi versi
sulla via di Genoard
Al-Aziz [Zisa] se entri nell’intrico
transmarino tu non sai dove ma
verso Genoard terrestre paradiso
Elnath ti conduce
là altra luce [arabo-normanna]
t’affanna come una preda in fuga
…se in fondo non t’attregua…
non oltre
guadalquivir lasciami al guado – non
oltre quel faro dal molo una barca
forse m’approda alla torre dell’oro
Sibilla
le foglie di banano
oscillano al vento andaluso
come gli open systems in balia
di strane voglie. e il cuore di Sibilla
smania ai tuoi presagi
che hanno il nome di Sirio e di Mizar
m’illuse
m’illuse il nuovo cielo d’alcazar
a cercare il tuo volto tra le volte
d’un’alcova regale. ancora
verticale era la luce e in tralice
le tessere del tempo scolorava
[come un vento] il fiato del futuro