Paolo Di Stefano, Per più amore

17-09-2009
I pensieri, la morte e l’amore, di Rossano Astremo 
 

Due piccoli chicchi d’autore nelle librerie, editi da Manni. La collana di brevi racconti a cui da più di un anno l’editore di San Cesario ha dato vita s’arricchisce grazie al contributo di due ottimi scrittori, Beppe Sebaste e Paolo Di Stefano. Sebaste, in libreria in questo periodo, dopo il successo di Panchine, con un altro libro edito da Laterza, Oggetti smarriti e altre apparizioni, ha scritto per Manni La passeggiata, un racconto nel quale uno scrittore, tra la Torre Eiffel e il Museo Rodin, annota i propri pensieri, raccoglie volti, attimi e personaggi. Riflette il vecchio scrittore, pensa alla società in cui è costretto a vivere, s’interroga sul potere della pubblicità, della merce e del capitalismo, per poi ripiegarsi su se stesso e chiedersi “cosa accade quando si diventa tutti blu”, quando il cuore cessa di pulsare, il corpo d’agire e si muore: “Solo chi è preso nella spirale di una caduta irreparabile si chiede il perché dell’esistente. Sono i pensieri che si fanno morti”.

La morte è anche il filo conduttore dei due racconti presenti in Per più amore di Di Stefano, giornalista del Corriere della Sera, il cui ultimo romanzo, Nel cuore che ti cerca, edito da Rizzoli, è uscito nel 2008. La morte è descritta da Di Stefano come atto estremo di un amore vissuto in modo irrazionale, forse eccessivo per lo spazio circoscritto della ragione. Accade nella storia allucinante di Monica e Roberto, il suo fidanzato “gentile”, e nella parabola di Davide e Giorgia, la principessa che non voleva studiare. L’amore lascia spazio al dolore e alla morte e le ragioni di simili atti violenti risultano incomprensibili.