I mesi dell’anno
Febbraio non passa mai. Quando lo avremo oltrepassato tutto, si sentirà forse una sera il preannuncio di un mutamento.
L’immagine più poetica di Marzo è il mandorlo fiorito. Quei due colori, il marrone del ramo e il rosa del fiore contro l’azzurro del cielo sono di una delicatezza giapponese.
Aprile: c’è qualcosa di immensamente fantastico, di immensamente poetico, in questo magico risveglio della Natura.
Maggio mi fa pensare allo spreco della Natura, uno spreco divino, che mi stupisce e mi commuove. Miliardi e miliardi di fiori sbocciano a Maggio, non importa dove.
A Giugno le giornate non finiscono mai e come sono dolci le sere che si assopiscono a poco a poco tra lo sfarzo inconsueto delle nuvole al tramonto!
A Luglio si assiste alle grandi migrazioni estive: Venezia Firenze Roma Verona ne sono stravolte. Sono le grandi prostitute del turismo di massa, per pochi spiccioli vendono la loro bellezza a chiunque.
Agosto è il perno su cui “gira” l’anno, dopo Agosto un ciclo sembra finito, e questo si sente nell’aria.
Dico Settembre e vedo un’aria trasparente, nitida, brillante, e vedo il paesaggio come dipinto sul vetro.
Io sono nato in Ottobre, prima decade. La Bilancia è il mio segno. È un segno doppio, ed io anche se non sono doppio mi sdoppio parecchio, e soprattutto quando scrivo.
Novembre inizia col giorno dei Santi e con quello dei Morti. Ci dice che il culto dei defunti è stato sempre una prerogativa delle grandi civiltà.
Salutiamo Dicembre con un brindisi di addio: Buon Anno! Buon Anno!